Articolo del Presidente Cherubini su Italia Ornitologica

Di seguito pubblichiamo il testo integrale dell'articolo che il Presidente Cherubini ha scritto per Italia Ornitolonica (numero di marzo 2014), la rivista ufficiale della FOI.

 

 

ll Border Canary Club Italiano, protagonista alla British Border di Fleetwood (Inghilterra)

British Border Fancy Canary Club, Open and International Show 2013

Il segretario e il presidente del BCCI sono stati chiamati a giudicare insieme a un giudice inglese, uno scozzese e un irlandese


Uno sguardo generale ai canarini esposti.
Entrare al Marine Hall di Fleetwood il sabato mattina della terza settimana di novembre è sempre impressionante. Da oltre 10 anni ho fatto questa esperienza con diversi amici ma quest’anno l’adrenalina aveva un tasso molto più alto del solito. Stavo per giudicare alla più importante mostra di Border al mondo, un’esperienza unica, che forse molti allevatori vorrebbero fare.

Negli scorsi anni avevo il ruolo di steward, certamente entusiasmante ma non come quello di giudice. La richiesta di giudicare era arrivata due anni prima, nel settembre del 2011, e naturalmente già in quel momento una grande soddisfazione.
Il 16 novembre 2013 sono entrato al Marine Hall con Paolo Soban, segretario del BCCI, chiamato come me a giudicare, Pompeo Mattia e Gianluigi Vigliotta Marsella, in qualità di stewards. Bob Norman, un signore di oltre ottant’anni, segretario del British Border Fancy Canary Club, ci accoglie come al solito con il calore e la riservatezza di un vero gentleman e ci invita ad un buon the. Attraversiamo quindi il “theatre”, dove sono esposti i Borders, e prendiamo il the, rigorosamente mescolato a latte. Rientriamo nel “theatre” e cominciamo a guardare in giro.

le prime fasi del giudizio

E’ ancora presto, poca gente in giro, gli uccelli sono disposti sulle cavalle di legno, al di sotto le casse per il trasporto e per terra molte tracce di “oat husks”, gusci d’avena, il fondo ufficiale per le gabbie Dewar in Inghilterra.
L’ingabbio, iniziato il venerdì alle 15,00, si chiude alle 9:00 in punto del sabato e si parte. La sensazione è di essere ubriaco, lo show manager consegna il materiale per il giudizio e assegna gli stewards a ogni giudice.
Per evitare interferenze, i nostri due amici italiani, tra cui Pompeo anch’egli giudice iscritto nel Panel Judge, sono stati affidati ad altri giudici della mostra, Paolo ed io eravamo a questo punto completamente soli.

Tra gli stewards che mi avevano affidato c’erano Tom Foster e Graham Burgess, che hanno giudicato varie volte in Italia. Il clima sempre molto “friendly”, gli stewards molto efficienti e disponibili.
Gli altri giudici, oltre Paolo Soban, erano Paul K. Whitehead (Inghilterra), John Furley (Iralanda), Jim McTaggart (Scozia). Ognuno aveva classi pre-assegnate, a me sono toccate la 5, 10, 15, 20, con multipli di 5 fino alla 100. Paolo ha avuto la 3, 18, 13, 23, 28, ecc fino alla 98; con numero pari le femmine, con dispari i maschi. Nel complesso 100 classi, per ogni classe ogni giudice operava da solo, poi collaborazione e scelte comuni.

Dalle 9:00 alle 13:00 il giudizio sulle classi.
Il dubbio dell’errore mi attraversava di continuo e mi chiedevo ……. se mando indietro un canarino che invece è più bello di quello che mando avanti che succede. Mi immaginavo le critiche degli allevatori, che in Inghilterra sono molto severe. Pur non conoscendo in precedenza l’assegnazione delle classi, ero perfettamente consapevole che alcune di quelle importanti mi sarebbero capitate, come a tutti del resto, e in quel caso l’errore sarebbe stato anche più grave.
Quinto in ordine tra gli altri giudici, ho cominciato con la classe numero 5, “green variegated yellow cocks”, maschi variegati intensi adulti, solo 8 soggetti un sollievo, ha vinto J Aitchinson, secondo T. Finn, terzo R. Hodges. La seguente, classe numero 10, “unflighted clear yellow hen”, femmine giovani chiare intense, era composta da 27 soggetti e qui cominciavano le vere difficoltà.

Whitehead con la classe dei maschi variegati intensi

Il “theatre”, dove è ospitato lo show è un posto senza luce naturale, illuminato soltanto con luci artificiali, questo se da un lato permette di avere la stessa intensità di luce per tutta la durata del giudizio, quando si tratta di giudicare chiari intensi, non permette di vedere bene il piumaggio e crea grandi problemi! Tutti lo sanno ma tutti fanno finta di non sapere e nessuno osa chiedere di cambiare sistema, si continua a giudicare in quel modo, con luce artificiale, e alla fine tutti si lamentano, ma gli inglesi, come ben sapete, sono molto ancorati alle loro tradizioni anche in questo campo e sono contenti così, i perché comunque continuano a ingabbiare, ed è sempre la mostra più grande e quella ritenuta, da tutti, la più importante.

Dopo aver accertato che non ci fossero canarini da considerare in “wrong class” ho cominciato a scartare quelli con difetti che, secondo me, erano da considerare maggiori. Si trattava soprattutto di piumaggio, posizione delle gambe, portamento delle ali.
Una dura fatica per arrivare a 7, si perché da ogni classe si devono tirar fuori i migliori sette soggetti, a quel punto di nuovo l’imbarazzo. A destra quelli con più difetti, a sinistra i canarini più belli a colpo d’occhio. Ha vinto la canarina di Mark Symonds, che gli allevatori italiani conoscono bene per essere venuto più di un una volta a giudicare in Italia. Secondo in questa classe A. Queen, terzi i partnership Howsan & Purvis.

Alla fine ho saputo che avevo mandato indietro canarini di allevatori molto famosi, tra cui P. Warne, M. Barnett, P. Heathcote, ecc. Sono stato contento di aver saputo, sempre a fine mostra, che la canarina, che avevo fatto vincere, aveva già vinto il best show in una mostra nei mesi precedenti, non avevo toppato, ma ancora non lo sapevo al momento del giudizio.
La vera e propria classe critica è stata la numero 20, “unflighted green three-part dark buff hen”, femmine giovani tre-parti scure brinate, in cui erano stati ingabbiati 39 soggetti, una mostra nella mostra. La luce artificiale che disturbava e i canarini sulle cavalle da esposizione, disposte in tre piani ad aumentare le difficoltà.

La fase finale, i 5 giudici insieme scelgono il best Border. Sul tavolo sono rimasti best Novice e best Champion

L'allevatore di border sa molto bene che in questa classe ci può scappare il best o comunque un soggetto che entra certamente nei 7 best.
Ho cominciato ad eliminare con poca difficoltà i primi venti, rimandati subito a posto. Nei 19 rimasti i difetti cominciano a diminuire, qualche soggetto un po' impaurito si metteva subito a posto quando gli si lasciava il tempo, a quel punto non potevo più eliminare facilmente al primo colpo. Facendo sempre molta attenzione al confronto tra soggetto e soggetto ho ristretto il gruppo, fino a farlo rimanere in nove.
Quando ci sono molti soggetti belli, non amo mettere il migliore in prima linea a sinistra perché senza gabbia davanti il canarino spesso si impaurisce. Mantenevo quindi quelli che mi piacevano di più nelle zone centrali del gruppetto, facendo scivolare a destra i meno belli.

Alla fine ho selezionato tre soggetti che spiccavano, uno in particolare, una femmina che manteneva la posizione senza esitazione, saltellava allegramente da un posatoio all'altro, con rotondità su tutti i lati, definizione di corpo e testa perfetti. A questo punto avevo finito, grande sudata e subito un the', avevo la sensazione che quel soggetto sarebbe andato molto avanti.
Le classi successive mi sono scivolate bene ed ho completato per terzo, l'ultimo e' stato Jim McTaggart. Alle 13:00 circa siamo partiti per la fase finale del giudizio, lo show manager, Tim Ward, dopo aver allontanato tutti gli stewards tranne due, Bob Hodges e Graham Burgess, ha riunito i giudici, presentando i canarini rimasti a gruppi di 4 canarini, suddivisi per colori, in modo da stabilire una piccola classifica dal primo al quarto.
Alla fine di questa fase, abbiamo selezionato i champions e i novices, rispettivamente da 1 a 10 per ogni sezione.

Il best Champion e il best Novice erano già individuati.
Solo in un paio di casi abbiamo avuto qualche breve scambio di opinione, ma generalmente c'è stata solidarietà tra tutti e 5 i giudici. Sul best Champion e best Novice nessun dubbio alcuno.
Il best Champion era la tre-parti che avevo tirato fuori dalla classe 20, il best Novice era una femmina variegata intensa selezionata da Jim McTaggart. Poi subito per il best border e anche qui nessun problema per la femmina tre-parti brinata, classe numero 20.
Non nascondo l'emozione nel costatare che “era la mia femmina”.

Abbiamo completato le classifiche in poco tempo con quasi totale unanimità di giudizio. Alle 14:00 circa, terminato il giudizio con il ringraziamento dello show manager, abbiamo appreso chi erano i proprietari dei canarini vincitori. Phil Warne ha raccolto più di tutti, assicurandosi le prime 5 posizioni, oltre al 7° e 9° posto; 6° posto per Bob Hodges, 8° posto per Mark Symonds e 10° per Paul Heathcote.
Come previsto in questo show non ci sono stati confronti tra champions e novices se non per il primo posto.

Best Border con best Champion (a sinistra) e best Novice (a destra)

All’interno di questa mostra, ogni quattro anni si svolge una competizione tra nazioni del Regno Unito , quest’anno è stato il turno, quindi viene definita International Show.
Partecipano quattro nazioni, Inghilterra, Scozia, Galles, Irlanda. Ha vinto l’Inghilterra nel computo totale, nei Novice ha vinto l’Irlanda.

La dinner dance della sera ha completato una giornata davvero emozionante e impegnativa. Resta un'esperienza indimenticabile, in cui, la qualità dei canarini, il clima amichevole e rigoroso, tipico inglese, l'arricchimento con nuove esperienze, hanno accresciuto la consapevolezza che il nostro club, il BCCI, è sulla strada giusta e sta crescendo in qualità e competenza.

l'articolo completo
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